Un insulto di troppo, un sorriso in meno, gente perennemente scazzata che ti ronza attorno, un bicchiere che si rompe e la sigaretta che non si accende, la scopata che non puoi fare e gli abbracci che non puoi dare, un po’ questo un po’ la società che ti ha plasmato nel modo sbagliato. Tu crolli. Cammini ricurvo come se il peso di tutte le malefatte dell’umanità gravasse sulle tue spalle, come se la costante gravitazionale tutto d’un tratto fosse passata da 9,8N a 20, 30 o ancora molti di più. Ma Dio, fatto sta che non ci riesci, semplicemente non riesci a resistere e piangi, ti sfoghi, e bevi e scopi e baci, abbracci e rompi le cose, dai fuoco e ti fissi coi video game. Poi ti svegli, è stato tutto un sogno e tu di nuovo fai finta di niente, lentamente mentre tutto dentro di te, scompare, fa puff e di certo non per magia.